Piccolo dizionario numismatico


Con queste poche righe vogliamo provare a spiegare alcuni termini in uso più o meno comune a tutti i numismatici. Sperando che vi sia in qualche modo utile, vi auguriamo una lunga e piacevole permanenza nel mondo della numismatica.

Acmonital: Lega d'acciaio inossidabile al cromo – nichel usata per monete Italiane.

Adulterina: Monete falsa o contraffatta.

Aggio: Plusvalore di una moneta rispetto al suo contenuto metallico.

Anepigrafa: Moneta priva di leggenda.

Aquilino: Era il nome comunemente dato alle monete in argento (Denari o Grossi) coniate in varie zecche italiane nel periodo di Federico II e che recano coniata un aquila.

Area: Nelle monete islamiche corrisponde al campo nelle monete occidentali.

Asse del conio: La relazione fra le posizioni dei tipi sulle due facce della moneta.

Battitura doppia: Sbavatura del disegno causata dal conio o da uno spostamento della moneta fra i successivi colpi del martello.

Biglione: Lega d'argento e rame con meno del 50% d'argento. Talvolta la si adopera per rivestire monete divisionali di nickel, alluminio, ecc...

Bimetallica:
Si dice una moneta coniata con due diversi tipi di metallo. Ad esempio la Zecca Italiana ha emesso una moneta dal valore di 500 lire mediante l'impiego di due metalli. La moneta è infatti composta da una corona circolare in acmonital e da un disco in bronzital.

Bordo: Margine estremo del modulo di una moneta.

Bratteate: Monete d'argento sottilissime coniate solo su di una faccia.

Bronzital: Lega di bronzo e di alluminio con cui sono prodotte alcune monete italiane.

Bronzo: Una lega rame – altro metallo, dove il metallo aggiuntivo può essere l'alluminio, il nichel, il berillio e lo stagno, anche se spesso il termine bronzo e inteso, soprattutto in numismatica, come la lega rame – stagno.

Campo: Lo spazio d'una moneta lasciato libero da figurazioni o da legende.

Carato: In origine un peso (circa 0,19 gr.) Rappresenta la frazione (1/24) che esprime il titolo aureo.

Coniazioni a martello:
Monete fatte a mano percuotendo il conio superiore con un martello.

Conio: Lo stampo adoperato per la coniazione.

Conio d'incudine: Il conio inferiore della doppia di coni entro cui una moneta veniva battuta.

Conservazione: Rappresenta lo stato qualitativo attuale in cui si trova una determinata moneta. Le principali conservazioni sono: B bello, MB molto bello, BB bellissimo, SPL splendido, FDC fior di conio.

Contorno: È lo spessore della moneta, cioè la superficie circolare esterna dove spesso figurano segni e leggende o zigrinature per evitare possibili tosature.

Contromarca: Lettera o simbolo punzonato sulla faccia d'una moneta, di solito con lo scopo di cambiarne il valore.

Cupronichel: Bronzo in ottima lega di rame – nichel, molto in uso presso le zecche tedesche per coniazioni spesso anche Fondo specchio.

Decimale: Sistema monetario fondato sul numero base 10 ed adottato negli Stati piemontesi nel 1850 e poi esteso al Regno d'Italia a partire da 1861. Oggi questo sistema e quasi universalmente adottato.

Dentellati: Si dissero i Denari della Repubblica Romana che avevano il contorno costituito da una serie di piccoli denti uso sega che in latino si dicevano serrati. Realizzati per proteggerli dalla falsificazione.

Destra: Spazio compreso fra il centro della moneta e quella parte della medesima che viene a trovarsi a destra di chi la osserva.

Divisionale: Oppure divisionaria o sussidiaria e detta quella moneta che, costituendo un sottomultiplo di un'unità monetaria, viene di solito coniata con metallo scadente ed il suo valore è di gran lunga superiore a quello del metallo contenuto. È destinata ai piccoli pagamenti ed ha potere liberatorio limitato.

Dritto o Diritto: Il lato della moneta che presenta la figurazione o la legenda più importante.

Elettro: In origine una lega naturale d'oro e argento impiegata in Asia minore per le più antiche emissioni. Oggi è usata in tutte quelle leghe auree nelle quali la proporzione d'argento e rame è tale da potere alterare il colore.

Emissione: L'insieme delle monete coniate secondo i termini d'un contratto con una zecca. Più genericamente: ogni gruppo di monete affini.

Esergo: L'area inferiore d'una moneta al di sotto della figura del tipo, del diritto e/o del rovescio, nella quale, generalmente, sono posti, assieme o singolarmente, il marchio di zecca, la data, le iniziali degli autori del conio, la cifra del valore. Spesso è delimitato da una linea orizzontale.

Faccia: Dicesi della superficie che costituisce sia il dritto che il rovescio della monete o della medaglia.

Fert: Motto dell'ordine cavalleresco della SS. Annunziata istituito da Amedeo VI di Savoia nel 1364.

Fino: È la quantità di metallo nobile contenuto in una determinata moneta.

Foderata: Moneta di metallo vile ricoperta d'argento o d'oro.

Gettone: Oggetto metallico simile ad una moneta, di solito d'ottone, che un tempo veniva adoperato come ausilio per i calcoli aritmetici.

Giro: Parte della moneta immediatamente precedente il bordo entro cui, generalmente, vi è trascritta la legenda. Ibrida: Moneta battuta mediante due coni non destinati ad essere accoppiati.

Impronta: In una moneta o una medaglia è l'insieme del tipo e della leggenda (scritte, figure, simboli.)

Incuso: Dicesi del rovescio d'una moneta che presenti una profonda punzonatura senza figurazioni; per estensione una figurazione che si presenta in incavo. In genere si tratta di un errore di battitura Era tuttavia una peculiarità di alcune monete della Magna Grecia. In molte monete moderne, si riscontrano delle legende coniata in incuso sul contorno.

Italma: Lega composta di alluminio e magnesio usata nella zecca Italiana.

Leggenda o Legenda: È rappresentata dalle iscrizioni poste sul diritto e sul rovescio della moneta e che di solito indicano il nome della Zecca, del sovrano o dello stato che l'ha emessa.

Libbra: Antica unitaria ponderale e monetaria. Quale unità monetaria assunse nel Medio Evo la denominazione di Lira.

Marchio di zecca: Nel senso stretto del termine essi indicano la zecca in cui una moneta è stata battuta. In genere se una stato ha una sola zecca non viene impiegato nessun contrassegno particolare.

Millesimo: È il termine solitamente usato per riferirsi alla data di coniazione indicata sulla moneta. Può inoltre essere inteso come titolo del metallo in millesimi.

Mistura: Lega d'argento e di rame, con scarsa percentuale di fino (sempre inferiore al 50).

Modulo: È il termine tecnico per designare il diametro d'una moneta espresso in millimetri. Quando una moneta non è perfettamente circolare se ne dà di solito il diametro maggiore.

Nominale: In senso stretto il nome d'una moneta, in senso lato il suo valore legale.

Oncia: L'Oncia d'oro venne usata nel Medio Evo nei contratti e nelle pene. Continuò a sussistere più a lungo in Sicilia, dove alla fine del secolo XIII divenne moneta affettiva con il Pierreale d'oro di Pietro Aragono. Nel secolo XVIII vennero coniate l'Oncia D'argento e quella d'oro (quest'ultima del valore di 30 Tarì) in Sicilia, a Napoli, a Malta e in Spagana. L'Oncia è anche usata per definire un determinato peso (gr. 31,1).

Patina: La pellicola o incrostazione prodottasi sulle monete, soprattutto su quelle imperiali romane per effetto dell'ossidazione.

Pieforts: Sono i pezzi di oro od argento ed anche in rame del peso doppio, triplo o quadruplo di quello stabilito per una moneta.

Postuma: Coniazione effettuata dopo la morte del sovrano raffigurato o del quale porta il nome.

Prova di Zecca: Progetto di moneta, che può essere stato approvato o respinto.

Renovatio Monetae: Sostituzione con una nuova monetazione di tutte le monete in circolazione, che venivano ritirate e rimpiazzate ad intervalli regolari.

Retrograda: Si dice d'una legenda che si legge da destra a sinistra.

Ribattitura: Impressione più tarda eseguita mediante i coni originali. Il termine è impropriamente usato al posto di sovrabattitura.

Rovescio: Indica la parte posteriore della moneta o delle medaglia che di solito presenta elementi figurativi.

Sede Vacante: Locuzione riferita a monete emesse durante un interregno papale.

Segno di Zecca: È il disegno distintivo della zecca che ha emesso una determinata moneta e può consistere in una sigla (lettera iniziale) oppure in un simbolo.

Sinistra: Spazio compreso fra il centro della moneta e la parte della medesima che viene a trovarsi sulla sinistra di chi la osserva.

Sistema Monetario: Si intende l'insieme delle norme che regolano l'emissione e la circolazione delle monete in un dato ambito territoriale in un dato momento. Con la stessa espressione si intende talvolta anche l'insieme delle monete legalmente circolanti.

Sovrabattitura: Si ha quando in luogo d'un tondello vergine si adopera una moneta vecchia, del cui tipo è possibile notare le tracce.

Suberata: Dicesi delle monete che hanno un'anima di metallo vile ed una superficie di altro più nobile.

Tesoro o Tesoretto: Gruppo di monete nascoste o perdute tutte insieme. Il tesoretto si distingue dalle monete perdute separatamente ma ritrovate assieme.

Tipo: Figurazione incisa nel conio e impressa sul disco della moneta al dritto o al rovescio. I tipi monetari possono essere effigie quali teste, busti, figure intere, stemmi, rappresentazioni di eventi storici o religiosi, monumenti, animali o anche solo scritte di citazioni importanti.

Tiratura: Numero di monete coniate di un certo tipo, di una certa data, di una certa zecca ecc.

Titolo: Indica la percentuale di metallo di cui una moneta è principalmente composta. Si esprime quasi sempre in millesimi e quello generalmente adottato per le monete d'oro è di 900/1000.

Tolleranza: Indica i limiti di peso e di titolo entro i quali la moneta conserva il suo potere liberatorio anche divergendo dalle caratteristiche fissate nella legge, tenendo presenti i difetti di coniazione e derivanti dall'usura per l'uso comune.

Tondello: Il disco di metallo liscio adoperato per fabbricare una moneta.

Tosatura: Sottrazione di modestissimi quantitativi di metallo pregiato dai bordi delle monete. Questa pratica, illegale, era molto diffusa.

Tribolo o Arco Tribolato: Motivo ornamentale formato da tre lobi che racchiude lo stemma od il soggetto della moneta, caratteristico di molte monete tardo – medievali.

Valuta: Valore economico di un bene ragguagliato in denaro e, più specificatamente, della moneta sia come circolante che rappresentata da titoli. Nella pratica economicafinanziaria si distinguono: una valuta nazionale, per indicare il circolante ufficiale di uno Stato e valuta estera, per il circolante ufficiale di altri Stati. Rispetto al simbolo in circolazione si ha la valuta cartacea (biglietti e similari) e la valuta metallica (aurea, argentea, bronzea e di lega).

Variante: Comunemente viene così definita una difformità di coniazione di una moneta rispetto all'esemplare tipo e perfetto. Si potranno pertanto avere varianti nell'incisione o nella battitura. Le prime sono quelle apportate direttamente dall'incisore che modifica il conio precedente. Le seconde invece possono considerarsi veri e propri errori di battitura.

Zecca: Luogo dove si coniano le monete.

Zigrinatura: Serie di fitte righine parallele impresse sul contorno delle monete per evitare eventuali piccole sottrazioni di metallo.